»» Galielo Galilei, Bell e il passato remoto.

Chi di voi non ha un telefono?

Potreste immaginare la vostra vita senza un telefono?

Sapevate che il suo inventore era italiano e, per l’esattezza, toscano?

 

LEGGETE IL SEGUENTE TESTO E RISPONDETE ALLE DOMANDE:

Antonio Meucci nacque a Firenze nel 1808, studiò all’Accademia di Belle Arti di Firenze e partecipò attivamente ai movimenti per l’Unità d’Italia. Da Firenze emigrò con una compagnia teatrale a Cuba, che allora aveva uno dei più grandi teatri del mondo. Dopo 15 anni partì per gli Stati Uniti, una terra libera dove tutto era possibile e verso cui andavano esuli da mezzo mondo.

Negli Stati Uniti visse anche momenti di grande difficoltà: rimase coinvolto in un incendio a bordo di un traghetto per Staten Island, che provocò la morte di un centinaio di persone e gravi ustioni a Meucci.

Rimase nella casa di Staten Island fino alla fine, lanciandosi in invenzioni e imprese, che fecero sempre la fortuna di altri e mai la sua, perché fu un uomo troppo onesto e poco abituato a muoversi nel mondo spregiudicato degli affaristi americani. Ospitò anche Garibaldi, del quale diventò amico, tanto che la casa di Staten Island è oggi intitolata ad entrambi.

L’invenzione del telefono venne attribuita per molti anni all’americano Alexander Graham Bell che nel 1876 depositò definitivamente il brevetto dell’invenzione del telefono, al posto di Meucci che non aveva i soldi per il deposito del brevetto.

Meucci darà battaglia in tribunale, ma perderà e morirà povero. Molti si appassionarono alla sua storia e particolarmente Marconi, che fece riprodurre il telefono di Meucci in quattro copie, una delle quali è conservata nel Museo della Scienza e della Tecnica di Milano.

Ma si dovrà aspettare la ricerca durata 15 anni di un ricercatore italiano per riuscire ad attribuire l’invenzione del telefono a Meucci. In seguito a vicende giudiziarie, la questione è stata risolta nel giugno 2002 quando è stata riconosciuta al genio italiano la priorità dell’invenzione rispetto a Bell.

  1. Dove e quando nacque Meucci?

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  1. In che anno Graham-Bell depositò il brevetto del telefono?

____________________________________

  1. Perché Meucci non depositò il brevetto?

_____________________________________

  1. Chi si occupò di riprodurre il telefono di Meucci?

______________________________________

 

SOTTOLINEA NEL TESTO TUTTI I VERBI AL PASSATO

 

UNISCI LE SEGUENTI FRASI:

 

  1. Garibaldi fu patriota                                                 a) per studiare il francese
  2. Luca andò a Parigi                                                     b) quando le dissi che l’amavo
  3. Non ebbi timore                                                         c) perché unificò l’Italia
  4. La strada rimase chiusa                                            d) a causa dei lavori

 

SCRIVI ACCANTO AD OGNI VERBO IL SUO INFINITO:

 

NACQUE ………………………………

VISSE ………………………………

OSPITÒ ………………………………

DIVENTÒ ………………………………

FECE ………………………………

 

INDICA CON UNA CROCETTA SE IL VERBO È REGOLARE O IRREGOLARE:

 

 

VERBO REGOLARE

VERBO IRREGOLARE

NACQUE

VISSE

OSPITÒ

DIVENTÒ

FECE

 

TABELLA VERBI REGOLARI AL PASSATO REMOTO

io

tu

lui/lei

noi

voi

loro

1aconiugazione
parl-
are

parlai

parlasti

parlò

parlammo

parlaste

parlarono

2aconiugazione
tem-
ere

temetti

temesti

temette

tememmo

temeste

temerono

3aconiugazione
dorm-
ire

dormii

dormisti

dormì

dormimmo

dormiste

dormirono

 

CREA UN DIALOGO CON IL TUO COMPAGNO IN BASE ALLE SEGUENTI ISTRUZIONI:

Due amici si stanno confrontando sulle loro conoscenze su Galileo Galilei in vista di un esame.

A: Chiedi quando nacque Galileo

B: 1564 a Pisa. Padre della scienza moderna

A: Chiedi le scoperte e le teorie di Galileo

B: La teoria del Sole e conseguenze

A: Chiedi quale pena dalla Chiesa

B: Galileo rinnegò le sue teorie

A: Quando annullamento processo a Galileo

B: 359 anni dopo

 

 

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