»» L’arte moderna in Italia: la Collezione Peggy Guggenheim
- Profilo degli apprendenti: Adulti, con motivazione culturale all’apprendimento e interessati all’Arte
- Livello di competenza linguistica: C1
- Obiettivo principale d’apprendimento: Competenza grammaticale – Revisione del Passato remoto, forma attiva e passiva
VENEZIA, PEGGY GUGGENHEIM COLLECTION.
LA COLLEZIONE DI UN’AMANTE DELL’ARTE CONTEMPORANEA
La Collezione Peggy Guggenheim, la maggiore istituzione per l’arte moderna sul territorio italiano, ha sede in Venezia, ma dal 1976 dipende dalla “Solomon Guggenheim Foundation” di New York. Con il Solomon Guggenheim Museum della grande città americana, la Collezione veneziana costituisce l’insieme della Fondazione e ne è la sua emanazione europea.
Il Palazzo Venier dei Leoni, che ospita la collezione e che fu acquistato da Peggy Guggenheim nel 1949, è un edificio prospettante sul Canal Grande. Progettato nel 1749 dall’architetto Lorenzo Boschetti (attivo a Venezia e di cui si hanno notizie dal 1749 al 1776), non fu mai finito; di esso fu realizzato il solo pian terreno. Subito dopo la scomparsa di Peggy il palazzo venne ristrutturato adibendo a spazi espositivi anche le stanze già d’uso privato.
La collezione veneziana rispecchia i gusti di colei che la formò, Peggy Guggenheim (New York, 1898 – Camposampiero, 1979), un’eclettica e straordinaria americana indirizzata verso il collezionismo di arte contemporanea dallo scrittore irlandese Samuel Beckett (1906-1989). Gli interessi della Guggenheim andavano dal Surrealismo all’Espressionismo astratto dell’Action Painting. Per i suoi acquisti, oltre che dal suo “fiuto” da intenditrice, si valeva anche dei consigli di amici, ad esempio di quelli del pittore Max Ernst, dal 1942 suo secondo marito (dal quale divorziò nel 1943).
Prima di stabilirsi definitivamente a Venezia, Peggy Guggenheim aveva dato vita a Londra nel 1938 alla galleria “Guggenheim Jeune” che ospitò la prima mostra inglese di Kandinskij. Nel 1942, dopo aver abbandonato l’Europa nell’anno precedente per l’infuriare della Seconda Guerra Mondiale, Peggy inaugurò la sua galleria newyorchese “Art of this century” (Arte di questo secolo).
La collezione di Peggy Guggenheim, rivolta più al figurativo che all’Astrattismo, è il naturale complemento di quella del Solomon Guggenheim Museum, la cui composizione risente dei gusti del suo primo direttore, la baronessa tedesca Hilla von Rebay, convinta della superiorità dell’arte astratta. Anzi, l’originaria denominazione della raccolta di Solomon Guggenheim (zio di Peggy) al momento della sua apertura al pubblico nella sede della Cinquantaquattresima Strada Est di New York era “Museum of Non-Objective Painting” (Museo di pittura non oggettiva) proprio a sottolineare tale suo carattere distintivo.
Nelle sale del museo di Palazzo Venier dei Leoni si trovano opere dei più significativi artisti del Novecento, da Picasso a Braque, da Kandinskij a Mondrian, da Mirò a Magritte, de De Chirico a Dalì, da Duchamp a Balla, per fare solo pochi esempi.
MOTIVAZIONE
– Introduzione dell’argomento – L’insegnante scrive al centro della lavagna la parola “Musei”.
– Diagramma a ragno – L’insegnante domanda alla classe quali sono i musei più famosi del mondo e di Italia e scrive alla lavagna le risposte date dagli apprendenti.
– Esplorazione del paratesto – L’insegnante consegna agli apprendenti il testo “Venezia, Peggy Guggenheim Collection. La collezione di un’amante dell’arte contemporanea”, li invita a leggere il titolo e a fare delle ipotesi sull’argomento del testo. Inoltre, chiede loro se conoscono la figura di Peggy Guggenheim e se hanno mai visitato o sentito parlare della sua collezione d’arte.
GLOBALITA’
– Lettura del testo – L’insegnante invita gli apprendenti a leggere il testo, ognuno da solo.
– Domande vero/falso – L’insegnante consegna agli apprendenti alcune domande sulla storia di Peggy Guggenheim e del museo per la comprensione generale del testo. Gli apprendenti devono scrivere se le frasi sono vere o false.
1. La Collezione Peggy Guggenheim ha sede nel Palazzo Venier dei Leoni a Venezia.
2. Il Palazzo Venier dei Leoni fu progettato e costruito nel 1749.
3. La prima galleria che Peggy Guggenheim inaugurò fu la “Art of this century” a New York.
4. Peggy Guggenheim fu indirizzata verso il collezionismo d’arte dallo scrittore irlandese Samuel Beckett.
5. Dal 1949 la Collezione dipende dalla “Solomon Guggenheim Foundation” di New York.
– Completamento: L’insegnante consegna agli apprendenti alcune parti del testo con pezzi di frasi mancanti da completare. Poi, durante la correzione dell’attività, chiarisce il significato di alcune parole o espressioni, in particolare di ambito artistico, non conosciute dagli apprendenti.
1. Con il Solomon Guggenheim Museum, la Collezione veneziana costituisce l’insieme della Fondazione e ……………………………………………..
2. La collezione veneziana rispecchia i gusti ……………………………………….., Peggy Guggenheim.
3. Gli interessi della Guggenheim andavano ……………………………………………………………………….dell’Action Painting.
4. Nel 1942 Peggy inaugurò la ………………………………………………………….
5. Nelle sale del Palazzo Venier dei Leoni ……………………………………………………………………………….del Novecento.
ANALISI
– L’insegnante dà agli apprendenti alcune frasi estrapolate dal testo, che presentano alcune forme verbali sottolineate. Poi, chiede loro di dire di quale forma verbale si tratta (Passato remoto forma attiva e passiva) e il motivo per cui viene usata quella specifica forma verbale, facendoli riflettere sul genere testuale proposto (biografia, testo storico-artistico).
a) Progettato nel 1749 dall’architetto Lorenzo Boschetti, non fu mai finito; di esso fu realizzato il solo pian terreno.
b) Peggy Guggenheim aveva dato vita a Londra nel 1938 alla galleria “Guggenheim Jeune”, che ospitò la prima mostra inglese di Kandinskij.
CONSOLIDAMENTO – Trattandosi di un’unità didattica di revisione di strutture già apprese, le fasi di sintesi e di riflessione metalinguistica sono sostituite da attività di consolidamento.
– Manipolazione – L’insegnante propone un’attività in cui gli apprendenti devono completare alcune frasi coniugando al Passato remoto il verbo all’Infinito suggerito tra parentesi.
1. Van Gogh …………… (dipingere) I Girasoli tra il 1888 e il 1889.
2. Il Centre Pompidou diParigi ……………… (essere aperto) al pubblico nel 1977.
3. L’Astrattismo …………… (nascere) intorno al 1910 grazie al pittore russo Kandinskyj.
4. I lavori di costruzione della Torre di Pisa ………….. (iniziare) nel 1173.
5. La Galleria degli Uffizi …………………. (essere costruito) nel 1560 per volontà del Granduca Francesco I de’ Medici.
– Manipolazione – L’insegnante consegna agli apprendenti alcune frasi al Passato remoto da trasformare dalla forma attiva a quella passiva e viceversa.
1. Peggy Guggenheim collezionò molte opere d’arte.
2. La Torre Eiffel fu progettata dall’ingegnere Gustave Eiffel.
3. Nel 1937 Picasso dipinse il celebre quadro Guernica
4. Il British Museum di Londra fu fondato dal collezionista Sir Hans Sloane nel 1753.
5. Michelangelo Buonarroti realizzò gli affreschi della Cappella Sistina.
Nota: In entrambe le attività vengono presentate frasi a tema storico-artistico per consolidare il vocabolario presente nel testo letto.
OUTPUT
– L’insegnante fornisce agli apprendenti alcune informazioni schematiche su un altro museo italiano (es. alcune date significative della storia della Galleria degli Uffizi) e propone loro di scrivere un testo simile a quello letto.
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