»» La fine degli uomini (e l’ascesa delle donne)
Esercitazione DITALS I livello
di Marco Scotto
Profilo: Adulti/Anziani che vivono in Italia o all’estero, nessun limite di età
Livello: B2
Obiettivo principale: Competenza grammaticale, uso congiunto del passato remoto ed imperfetto
Abilità: comprensione scritta, produzione scritta
Motivazione (5 minuti):
pongo alcune domande aperte agli studenti per introdurre l’argomento a grandi linee (come si vedrà nella premessa al testo conosco già la risposta ad alcune delle domande):
- Siete sposati? Avete figli?
- Andate spesso in vacanza con la famiglia?
Globalità (15 minuti complessivi):
Premessa al testo: conoscenza anche sommaria del background della classe per essere sicuri che non vi siano donne che abbiano vissuto una situazione simile a quella descritta nel testo e che potrebbero alzare il loro filtro affettivo in seguito alla lettura.
Lettura del seguente testo:
La fine degli uomini (e l’ascesa delle donne)
Un giorno del 2009, in Virginia, in una cittadina sul mare dove da anni la mia famiglia veniva in vacanza, notai un fatto curioso. Ogni volta che mi avventuravo oltre la zona di case in affitto delle famiglie in vacanza – per andare, mettiamo, al supermercato o dal gelataio – in giro praticamente non c’erano uomini.
Difficile incontrarne alla fiera il sabato sera, o vederli scendere dalle macchine nel parcheggio della chiesa la domenica mattina, come era stato negli anni passati. Si tratta di una florida cittadina della working class dove l’edilizia aveva avuto un ruolo di primo piano. Avevo sempre visto gruppi di uomini al volante dei pickup lungo le vie principali, anche di sabato. Stavolta però di pickup ne giravano pochi; si vedevano soprattutto Chevrolet e Toyota con a bordo donne e bambini, intenti ai loro giri del fine settimana.
Un pomeriggio, mentre facevo la spesa, andai a sbattere contro il carrello di una donna e feci cadere delle barrette di muesli in equilibrio precario su delle scatole di cereali. Chiesi scusa, non se la prese: si rivelò subito il tipo di persona che ama parlare con chi non conosce. Si chiamava Bethenny, aveva ventinove anni e gestiva una casa di cura nel proprio domicilio (ecco per chi erano i cereali). Stava pure studiando per il diploma di infermiera e allevava da sola una figlia di dieci anni. Siccome era così aperta pensai di avvicinarmi alla questione fondamentale: era sposata?, le chiesi. «No». Le sarebbe piaciuto? «Più o meno», disse, e si lanciò in una fantasia mezzo ironica su un sosia di Ryan Reynolds su un cavallo bianco, o magari una Chevrolet, sempre bianca. E tra i maschi mortali c’era nessuno adatto al ruolo?, le chiesi. «Be’, c’è Calvin», rispose: il padre di sua figlia. Guardò la bambina e le lanciò una barretta di muesli. Si misero a ridere: «Ma con Calvin ci sarebbe una barretta in meno per noi». […]
Trovai il coraggio di chiederle se potevo contattare Calvin, mi diede subito il suo numero. Nei mesi successivi io e Calvin ci sentimmo varie volte: volevo capire come aveva fatto a diventare tanto invisibile. Era un tipo gentile e vero, difficile volergli male. Mi parlò di tutti i lavori fatti per necessità e odiati; gli diedi consigli sul lavoro e altre questioni importanti (per esempio, come usare il microonde del 7-Eleven, eterna fonte di frustrazione delle sue merende frettolose a metà pomeriggio). Mi venne l’idea di scrivere un pezzo su cosa stava accadendo a uomini come Calvin nell’era post-manufatturiera: Calvin mi avrebbe aiutato a risolvere il mistero di quegli uomini scomparsi.
Fonte: Il sole 24 ore
Comprensione del testo:
Domande aperte agli studenti:
- Dove ha luogo il racconto?
- Dove e come si conoscono l’autore e Bethenny?
- Chi è Calvin? Che tipo di persona è?
- Cosa vuole fare l’autore dopo che ha conosciuto Calvin?
Analisi (10 minuti):
Dopo aver chiesto agli studenti se si ricordano il passato remoto ed il passato imperfetto, gli chiedo di sottolineare nel testo tutti i verbi al passato remoto ed imperfetto.
Finita l’attività di ricerca nel testo gli chiedo di dirmeli tutti in ordine e li appunto su un lato della lavagna.
Successivamente traccio una linea orizzontale sulla lavagna spiegando agli studenti che quella è un linea temporale sulla quale dobbiamo mettere i verbi del testo nell’ordine in cui sono accaduti, non nell’ordine in cui appaiono nel suddetto testo.
Sintesi (5 minuti):
Esercizio di incastro per l’uso dei tempi. Consegno agli studenti una fotocopia con alcune vignette in ordine sparso tratte da un libro di grammatica da rimettere nel corretto ordine cronologico. Se l’età media e il livello generale fossero molto alti sostituirei l’esercizio di incastro delle vignette con un incastro di un dialogo.
Riflessione (10 minuti):
Esercizio di manipolazione, inserisci il verbo al tempo corretto:
- Mentre (andare)………….a scuola (vedere)…………..un gatto nero che (attraversare)………………la strada.
- Da bambino (giocare)………..….tutti i giorni a calcio.
- Quando (vedere)…………….quella casa (pensare)……………..subito che (volere)…………….comprarla.
- Quando (essere)…………….in Francia (mangiare)……………..sempre al ristorante.
- Un giorno mentre (guardare)………………la televisione (sentire)…………….della musica in strada e (andare)…………..….a vedere: (esserci)………..….il circo in città.
Output (15 minuti):
In coppie o a gruppi scrivete un breve racconto (poche frasi) con l’utilizzo di queste due forme verbali.
Lettura della produzione.
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